Walter Veltroni "E se noi domani"

 Venerdì 21 giugno al Centro Culturale Candiani abbiamo presentato il libro di Walter Veltroni "E se noi domani. L'Italia e la sinistra che vorrei". Oltre all'autore sono intervenuti Monica Maggioni (Direttore Rainews), Renzo Guolo (Editorialista La Repubblica) e Roberto Papetti (Direttore Il Gazzettino).
 
Non c'è sinistra senza cambiamento . Se appare conservatrice - e succede troppo spesso - la sinistra smette di assolvere il suo compito storico che è sempre stato quello di trasformare, innovare. Non si è di sinistra se non si disegna, specie in un momento così drammatico, un'idea di società nuova, una visione capace di riaccendere entusiasmi. Walter Veltroni muove dal grave insuccesso elettorale e dal profondo disagio all'interno del Partito Democratico nella recente fase politica per spingere ad una svolta radicale. Indica tre parole chiave per dare senso a un progetto riformista: responsabilità, comunità, opportunità. Analizza la crisi della democrazia italiana e apre un dibattito sul sistema semipresidenziale e sulla ridefinizione del rapporto tra società e politica. Contro l'egoismo sociale dominante, formula la proposta, mai così esplicita, di un patto tra i produttori, tra i lavoratori senza lavoro e gli imprenditori senza impresa, un patto per una "crescita felice" fondata sulla qualità e su nuove forme di partecipazione dal basso. In questo senso vanno le proposte sull'immigrazione (con la cittadinanza ai figli degli immigrati) o quelle dei diritti civili (per il riconoscimento legale del matrimonio fra persone che si amano, a prescindere dal loro sesso). Il libro mette in discussione alcune parole d'ordine divenute luoghi comuni, da "senza se e senza ma" a "non nel mio giardino": parole d'ordine che hanno contribuito a indebolire proprio l'idea di una sinistra aperta e inclusiva. Questo libro è un appello, sincero perché scritto da una posizione ormai esterna ai ruoli della politica, affinché la sinistra possa conquistare il cuore e il cervello della maggioranza degli italiani. E' un pamphlet, non una saggio. Perché la sinistra torni ad apparire la forza della speranza e del cambiamento, non c'è più tempo da perdere