Gianni Pellicani

Gianni Pellicani nacque il 12 settembre 1932 a Ruvo di Puglia (Ba), perché i suoi genitori, residenti a Noale, avevano onorato la tradizione di famiglia di far nascere il primogenito nella terra d’origine, dalla quale arrivò a Noale a pochi giorni di vita. Il suo primo impegno civile fu nel convitto per orfani di partigiani “Francesco Biancotto” alla fine degli anni Quaranta, quando Pellicani aderì alla Federazione giovanile del Partito comunista di cui presto divenne segretario provinciale e nel 1953 membro della Direzione nazionale.

Il primo incarico politico di rilievo pubblico fu l’elezione a consigliere comunale di Venezia nel 1960: un mandato che gli elettori veneziani gli avrebbero rinnovato per ben sei volte, fino al 1990. Dal 1975 al 1983, Gianni pellicani fu vice sindaco, e vero motore della “Giunta Rossa”, la prima dopo cinque mandati amministrativi con Giunta a conduzione dc. Prima di dedicarsi alla politica a tempo pieno, Pellicani aveva svolto l’attività di commercialista, ma aveva anche aperto, alla fine degli anni Sessanta, tre librerie a Mestre, coltivando così la sua grande passione per i libri.

Eletto deputato nel 1972, fu rieletto per cinque legislature, fino al 1994: Tra i temi più rilevanti della sua attività alla Camera vanno ricordati la politica tributaria nazionale, la riforma finanziaria dei Comuni, la legislazione speciale per la salvaguardia di Venezia, l’inserimento di Venezia tra le città metropolitane.

Segretario regionale veneto del Pci dal 1983 al 1987, consigliere regionale nel 1985, dal 1987 Pellicani fu componente della Direzione nazionale del Pci (e responsabile degli Enti locali), e dal 1989 della Segreteria nazionale; fu i protagonisti della svolta che portò alla nascita del Pds; dal 1989 al 1992 fu coordinatore del cosiddetto “Governo ombra”.

Nel 1994 fu nominato presidente della Save, la società di gestione dell’aeroporto veneziano di Tessera, un ruolo che ricoprì fino al 2000. Sotto la sua presidenza venne realizzata la nuova aerostazione. Successivamente fu nominato presidente onorario della società. E nel 2004 divenne consigliere della Fondazione di Venezia.

Gianni Pellicani è morto il 21 aprile 2006 nella sua casa. Corale è stata la testimonianza di cordoglio in città, corale ed emozionata la partecipazione di folla ai funerali. Era anche – come annotò Giorgio Napolitano, prossimo all’elezione a Presidente della Repubblica – un risarcimento alle amarezze degli ultimi anni. Ma era, soprattutto, il grazie di una città intera.