"Dialogo sulla Democrazia" - Massimo Cacciari e Angelo Panebianco

L'8 settembre 2011, Voci Fuori Campo ha ospitato la discussione tra Massimo Cacciari e Angelo Panebianco: un confronto a tutto campo sul destino della democrazia.

L'8 settembre 2011, Voci Fuori Campo ha ospitato la discussione tra Massimo Cacciari e Angelo Panebianco: un confronto a tutto campo sul destino della democrazia.

Nella sua analisi, Cacciari ha individuato quattro problemi fondamentali per la democrazia contemporanea: la sfida della globalizzazione e il legame dell'attuale modello democratico alla forma Stato-nazione; l'asimmetria tra i tempi delle procedure democratiche e quelli dei processi prodotti da "poteri forti" come l'economia e la finanza; la difficoltà delle procedure democratiche attuali nel selezionare una classe politica all'altezza dei compiti che deve affrontare; l'impossibilità attuale della democrazia di garantire quella mobilità sociale un tempo assicurata.
Angelo Panebianco ha invece rimarcato "il groviglio di contraddizioni che contraddistinguono la forma democratica, a partire dall'esistenza di potenti oligarchie economiche e culturali che condizionano il gioco democratico. Oppure l'alta tensione tra gli eletti e i saperi e poteri amministrativi che spesso riescono ad avere la meglio". Ma Panebianco ha pure sottolineato come " la democrazia sia meno fragile di quanto sembri" e come "possa ancora oggi offrire più opportunità rispetto ad altri regimi".

A partire da queste analisi, le molte contraddizioni della democrazia contemporanea hanno tracciato il filo rosso lungo il quale i due intellettuali hanno sviluppato la conversazione: dal paradosso europeo (Cacciari ha ricordato che non è mai esistita una Banca centrale non affiancata da un forte potere politico) fino ai fenomeni di perdita di potere reale dei leader democratici (nelle parole di Panebianco, " nessuno di noi può incidere nei destini del mondo, nemmeno Obama").