RAPPORTO TRA CITTA' E UNIVERSITA' - 16.05 - MESTRE

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La Fondazione Gianni Pellicani, in occasione dei 15 anni dall’inaugurazione alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha organizzato un ciclo di incontri sul futuro della città, dal titolo "Ri-Pensare Venezia". Un’iniziativa che giunge dopo due anni di pandemia e nel pieno della tragedia della guerra in Ucraina, che hanno determinato pesanti conseguenze in città sul piano socio-economico, che si sommano agli effetti causati dall’aqua granda del 12 novembre 2019. 

Il ciclo di appuntamenti rappresenta la naturale prosecuzione dell’ultimo focus sulla città "Pensare Venezia: una piattaforma per la Città Metropolitana" (2017) (www.veneziacittametropolitana.eu).

Iniziamo con un approfondimento del rapporto tra Città e Università con un incontro seminariale aperto a tutti.
Lunedì 16 maggio alle 17.30 all'auditorium Cesare De Michelis dell'M9, in via Giovanni Pascoli 11 a Mestre (VE)

Per partecipare compila il form al link www.emma4culture.com/m9/eventi/5695/0

Il primo incontro seminariale dal titolo "Rapporto tra città e Università" sarà introdotto da Giuseppe Saccà, e interverranno Nicola Pellicani, segretario della Fondazione e Benno Albrecht, rettore dell'Università IUAV di Venezia.

"Qual è, oggi, il ruolo strategico dell’università riflettendo sulla necessità di politiche di sviluppo urbanistico consapevoli? Venezia con la sua terraferma si presta ad essere una città campus di altissimo profilo. Già oggi le università pervadono e innervano la città storica fino a diventare testa di ponte a Mestre e Porto Marghera. Parallelamente Venezia è una delle città che meglio riflette l’ideale di sostenibilità e, attraverso le sue fragilità, è la città che maggiormente si presta ad essere caso studio esemplare e laboratorio di ricerche che riguardano temi di salvaguardia dai cambiamenti climatici per nuovi modelli di sviluppo urbano. La ricerca ha un ruolo determinante sulla formazione e crescita della futura classe dirigente e allo stesso tempo richiede spazi per accoglierla e essere competitiva con le altre grandi città del mondo. In che modo l’università sarà in grado di cogliere la sfida di accompagnare la città verso un futuro fatto di radicali cambiamenti a partire dalla questione climatica?"