L’Unità d’Italia è un’opera d’arte - COMUNICATO STAMPA

“Un’accoppiata inedita, formata dal cantattore David Riondino (nella foto) e dal filosofo e politico Massimo Cacciari, accompagnata da un altro filosofo, in veste però di musicista, come Massimo Donà, con il suo Quartet, più la special guest, Paolo Damiani. Si preannuncia davvero come un evento unico e da non perdere “L’Unità d’Italia è un’opera d’arte”, lo spettacolo promosso dalla Fondazione Pellicani, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio comunale, l’Assessorato comunale alle Politiche Giovanili e la Municipalità di Mestre Carpenedo, in programma giovedì 2 giugno, alle ore 21, in piazzetta Pellicani.

L’appuntamento è stato presentato questa mattina al Municipio di Mestre, con una conferenza stampa a cui hanno preso parte il presidente del Consiglio comunale, Roberto Turetta, il presidente della Municipalità Mestre Carpenedo, Massimo Venturini, il segretario della Fondazione Pellicani, Nicola Pellicani.

Obiettivo dello spettacolo è raccontare la nascita del nuovo Stato italiano attraverso la voce dei protagonisti di questa epopea, come Mazzini, Garibaldi e Cattaneo, ma anche di due filosofi: uno della stessa epoca, come Marx, ed un altro del nostro tempo, come Andrea Emo. Saranno così riportate alla luce pagine poco conosciute o addirittura dimenticate, come la “Controcanzone ai Fratelli d’Italia” di Carlo Cattaneo, o “Il governo dei preti. Romanzo storico dei vizi e le nefandezze del pretismo”, scritto da Giuseppe Garibaldi.

“Con questo spettacolo – ha ricordato Turetta – continuano le iniziative da noi promosse, in collaborazione con la fondazione Pellicani, per ricordare il 150° dell’Unità d’Italia. E’ molto significativo che questo appuntamento si tenga in uno dei luoghi recuperati della “nuova” Mestre, ovvero Piazzetta Pellicani.”

“E’ un modo – ha aggiunto Venturini – per allargare il ‘fronte’ della città, che ormai non è solo Piazza Ferretto e Piazza Barche. Come Municipalità vorremmo davvero che Piazzetta Pellicani divenisse un luogo di incontro abituale dei mestrini, nonché sede di eventi culturali importanti: stiamo già pensando, ad esempio, quando sarà completata la sistemazione dell’area circostante, anche ad una rassegna cinematografica all’aperto, mentre la contigua ex scuola De Amicis, potrebbe davvero diventare la ‘Casa della cultura’, ospitando, ad esempio, la stessa Fondazione Pellicani.”